venerdì 13 febbraio 2015

L'alimentazione dei nostri amici animali, cosa c'è da sapere!

Siamo arrivati al gradito appuntamento con le pillole di salute ed i consigli del nostro caro dottore Sergio Canello.
In questo redazionale troverete delle informazioni molto interessanti legate all'alimentazione dei nostri amici animali. 
"Forzare l'assunzione di cibo"
"Lo sapevate che, quando il vostro piccolo amico non mangia perché non sta bene, la cosa migliore da fare è quella di non stimolarlo in alcun modo, perché l’organismo sa perfettamente cosa è necessario fare? Ossia sospendere tutte le operazioni di ricerca del cibo e conseguente digestione, che, ovviamente, lo impegnano in modo importante, per dedicarsi esclusivamente alla battaglia in corso con il nemico invasore.
Nulla è casuale, in natura, ed è sufficiente verificare cosa succede negli animali selvatici (che, appunto, se ne stanno rigorosamente a digiuno) per ricordarsi di applicarlo anche ai nostri cani e gatti e a noi stessi. Diffidate di chiunque (mariti o mogli, suocere o mamme o nonni) spinga per costringere cani, gatti o bambini a ingurgitare dei cibi a tutti i costi.
State certi che lo stare a digiuno è il male minore e preoccupatevi solo se dura troppo a lungo, sempre consapevoli che non bastano alcuni giorni di sospensione dell’alimentazione per compromettere la vita.
Altrimenti, tutte le culture che lo applicano volontariamente sarebbero già scomparse!"

"Stagione fredda Alimentazione adatta"
Durante la stagione fredda i nostri animali, soprattutto i cani di piccola taglia, quelli a pelo raso, i cuccioli, quelli anziani, convalescenti o malati, necessitano di maggiori attenzioni, per prevenire i disturbi che possono derivare da una scorretta esposizione alle basse temperature.
Questa, infatti, può provocare un importante e repentino abbassamento della temperatura corporea (detta ipotermia) con conseguenze alle volte anche molto gravi, su tutte le funzioni vitali del nostro cane.
Generalmente gli animali hanno un’ottima capacità di termoregolazione, che permette loro di tollerare le più svariate temperature; il problema del raffreddamento si pone però sia in caso di un’eccessiva esposizione a basse temperature sia nei soggetti (compresi quelli a pelo lungo) che vivono normalmente all’interno delle nostre case dove, a causa del riscaldamento, vengono meno scarsamente stimolati a produrre un folto manto invernale.
L’essere sottoposti a un improvviso sbalzo termico può provocare ai nostri animali problemi, che possono divenire gravi: a livello respiratorio, possono insorgere complicazioni quali laringite, tracheite, tosse e bronchite , mentre in ambito gastroenterico vomito e/o diarrea. 

Inoltre, nei polpastrelli si possono formare dolorose ferite localizzate, causate dal contatto diretto con la neve, il ghiaccio o una superficie ghiacciata.
Per prevenire il più possibile questo tipo di problematiche è consigliabile perciò abituare l’animale il più gradualmente possibile alla temperatura esterna, ad esempio soffermandosi per un periodo di tempo in una zona della casa meno riscaldata, evitando la vicinanza a fonti di calore poco prima dell’uscita, fargli indossare un capottino comodo per le esigenze del movimento e in grado di tenerlo al caldo e, qualora si sia bagnato dopo la passeggiata, bisogna avere l’accortezza di asciugarlo con cura, soprattutto a livello delle zampe."
www.sergiocanello.it


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FORZA10 è il frutto di lunghi anni di pratica veterinaria e di accurati studi clinici sulle patologie di origine alimentare. 

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