martedì 13 novembre 2018

Pillole di Salute: "Il vomito a digiuno nel cane"

Eccoci al solito appuntamento con il nostro veterinario Sergio Canello.
Fidatissimi, con questa utile guida, dobbiamo cominciare a dare il meglio ai nostri amici animali.
Vediamo cosa ci spiego il nostro dottore:
"Il vomito è un meccanismo naturale attraverso il quale l'organismo si libera di sostanze tossiche o di virus e batteri che si sono sviluppati all'interno dell'apparato gastrointestinale. 

Il vomito è quindi utile, trattandosi di un meccanismo che consente un'eliminazione diretta ed efficace di qualcosa di tossico, anche se è uno dei sintomi più fastidiosi per il cane e il gatto e deleteri per il proprietario, o meglio per i suoi tappeti, la moquette e il parquet! 
Se continuo, il vomito va invece analizzato con attenzione da un veterinario e trattato opportunamente.
Il vomito a digiuno, che è molto frequentemente collegato a un desiderio esagerato d'erba, tanto che fa somigliare specie il cane a una capra, ha una motivazione semplice: i succhi gastrici che gli animali emettono a digiuno non sono altro che un concentrato di tossine da eliminare quanto prima.

Il vomito a digiuno, che si manifesta quasi sempre la notte o la mattina presto, deve essere sopportato dai proprietari di cani e gatti perché i veterinari, quando viene loro sottoposto il problema, non riescono a risolverlo.
Il Dott. Sergio Canello, medico veterinario esperto in patologie di origine alimentare, aveva già segnalato il vomito notturno a digiuno tra i sintomi di intolleranza alimentare del cane durante la sua pratica clinica in ambulatorio già all’inizio degli anni ‘80. 
Ne è testimonianza la rivista Vet, con un numero del 1995 che dedicò al Dott. Canello un focus.
Il vomito a digiuno è considerato un disturbo idiopatico, ovvero senza causa nota o dimostrabile. Gli studi del Dott. Canello e del Dipartimento di Ricerca e Sviluppo SANYpet – FORZA10 hanno invece individuato come causa scatenante del problema un preciso contaminante presente alcune materie prime alimentari.

La risposta dell’organismo è molto semplice ed efficace: attraverso i succhi gastrici espelle il contaminante.
A fronte del forte aumento nell'incidenza di intolleranze e allergie alimentari, il Dott. Sergio Canello ha riconosciuto nelle farine di carne di allevamento intensivo le responsabili di un largo numero di patologie, fra cui questa, che possono colpire qualsiasi organo, in quanto veicolo di residui di ossitetraciclina, un antibiotico storicamente utilizzato in questi allevamenti, il cui studio degli effetti è il fil rouge che lega ogni ricerca scientifica condotta dall’azienda, con risultati illuminanti.
Come bisogna trattare il vomito a digiuno?
Eliminandone le cause, ovvero cambiando l’alimentazione, scegliendo ingredienti di elevata qualità, rigorosamente controllati e reperiti in luoghi incontaminati, possibilmente arricchiti da sostanze botaniche. 

Non soltanto per il vomito a digiuno, ma anche per gli altri processi infiammatori e i meccanismi di allontanamento scelti dall’organismo, come la lacrimazione costante, la diarrea, la forfora, la seborrea e le secrezioni. 
Questo spiega semplicemente perché le eventuali cure farmacologiche non impediscono continue ricadute nel sintomo: se non si elimina la causa, non si può eliminarne gli effetti.
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