Aspettavate le pillole di salute ansiosamente?
Eccoci al solito appuntamento con il nostro veterinario Sergio Canello.
Fidatissimi, con questa utile guida, dobbiamo cominciare a dare il meglio ai nostri amici animali.
Sull'alimentazione e il comportamento di cani e gatti esistono parecchi miti e «leggende metropolitane», più o meno popolari.
Eccone qui 10 da sfatare, tra quelle che, più di altre, possono avere ripercussioni negative sulla salute dei nostri animali.
1) L'OSSO È IL «MIGLIORE AMICO DEL CANE»
Da sempre si pensa che l’osso sia un alimento gradito e utile al cane. Oltre al piacere che gli dona rosicchiarselo, contribuirebbe a mantenere puliti bocca e denti, allontanando placca batterica e tartaro. In realtà, c'è il rischio che l'osso si conficchi nella gola o nell’esofago o che causi occlusioni e perforazioni. Senza dimenticare i fecalomi (ammassi di feci disidratate) che richiedono l'intervento del veterinario.
Leggi l'articolo del Dott. Sergio Canello sulla pericolosità dell'osso.
2) LA CAUSA DELLE OTITI SONO LE ORECCHIE PENDULE OPPURE L'ACQUA
Quando l’orecchio risulta coinvolto in processi infiammatori si pensa sempre che la causa sia legata a caratteristiche anatomiche (padiglione auricolare pendulo), oppure al ristagno di acqua o al cerume. Può essere vero, ma solo di rado. La causa più frequente è da ricercare, anche in questo caso, nell'alimentazione. Con una dieta appropriata, che elimini l’assunzione di elementi che causano reazione allergica, quasi sempre si assiste alla scomparsa del problema.Leggi 'approfondimento del Dott. Sergio Canello sull'orecchio del cane.
3) PER CAMBIARE TIPO DI CROCCHETTE, È NECESSARIO UN PERIODO DI ADATTAMENTO
Se le crocchette che si usavano prima e quelle nuove sono entrambe composte da fonti alimentari sane e complete non è per nulla necessario.
4) CANI E GATTI SONO PIENI DI ALLERGIE
Nei casi in cui cani e gatti manifestano sintomi considerati allergici, molto spesso stanno avendo una reazione avversa agli inquinanti chimici e farmacologici presenti negli
alimenti. Solo nel 5 per cento dei casi si tratta di vere e proprie allergie a determinati ingredienti o sostanze nutritive.
5) È NATURALE CHE I CANI MANGINO ERBA
Lo fanno solo per compensare disturbi, dovuti o alla mancanza di Omega3 (di cui l’erba è molto ricca) o per provocarsi il vomito ed espellere in questo modo le tossine.
Leggi l'articolo del Dott. Sergio Canello sull'importanza degli Omega3.
6) IL CANE SI LECCA LA ZAMPA PER NOIA
Quasi sempre questo comportamento è sintomo di uno squilibrio alimentare che provoca una disfunzione dei neurotrasmettitori responsabili della gestione dell’ansia. Molto spesso basta ricorrere a una dieta specifica per fare regredire il fastidioso problema.
7) I CANI NON DIGERISCONO BENE I CARBOIDRATI
Sono assolutamente in grado di digerire pasti e crocchette che comprendano quote di carboidrati sia moderate che elevate, l'importante è che siano ben cotti. È stato dimostrato anche da una ricerca effettuata tra Stati Uniti e Svezia.
Gli scienziati hanno messo a confronto i geni del lupo e quelli di 30 razze di cani. Il risultato è che questi ultimi hanno sviluppato, con la domesticazione, i geni per produrre in quantità maggiori gli enzimi in grado di digerire perfettamente i carboidrati.
8) LA CIPOLLA E L’AGLIO FANNO MALE AL CANE
La cipolla e l’aglio, che appartengono alla famiglia delle liliacee, della quale fanno parte anche porro, giglio ed erba cipollina, sono potenzialmente letali per cani e gatti che, a causa di un deficit enzimatico, possono andare incontro ad anemia emolitica anche molto grave se ne ingeriscono quantità importanti. Tuttavia non bisogna dimenticare l'assunto di Paracelso per il quale è la dose a fare il veleno. Ecco, quindi, che gli estratti titolati e standardizzati dell'aglio, per esempio, possono essere utilizzati in tutta sicurezza, all'interno di una terapia fitoterapica mirata.
Il cane in particolare, nutrendosi degli avanzi di casa, nel tempo è sempre venuto in contatto con queste sostanze e il suo organismo è in grado quindi di metabolizzarle, seppure in misura molto limitata rispetto all'uomo.
9) IL COLLARE A STROZZO È UNO STRUMENTO EDUCATIVO
Il collare a strozzo rappresenta uno strumento di punizione ampiamente utilizzato ed erroneamente suggerito per evitare che il cane «tiri» troppo durante le passeggiate. In realtà, oltre ai danni meccanici che può causare, non ha neppure un valore «educativo».
Il cane ha bisogno del suo olfatto per esplorare il terreno e conoscere il mondo che lo circonda per sentirsi sicuro e per relazionarsi con l'ambiente attorno a lui e con le persone.
Questo tipo di collare, che impedisce proprio di abbassare la testa e di fiutare, può indurre l'animale a reagire a questa forzatura tirando ancora di più. Usandolo contribuiamo a formare un cane insicuro, pauroso, e non educato.
10) BISOGNA ADOPERARE IL TELO MONOUSO PER I BISOGNI
Ormai troppo spesso viene suggerita da molti questa prassi per educare il cane a non fare i bisogni in casa, o meglio a evitare di metterci i piedi sopra.
In realtà, se volete che il vostro cane comprenda che il suo bagno è l'ambiente esterno e non il vostro salotto o la vostra camera da letto, dovete abituarlo a frequenti passeggiate, in particolare da cucciolo quando la capacità di trattenere i bisogni è fisiologicamente ridotta.
L'animale non deve crescere con l'idea che anche la casa è un buon posto per fare i suoi bisogni. Inoltre la maggior parte non distinguerà il panno monouso dal tappeto. Dobbiamo semplicemente ricompensarlo con gratificazioni a voce e premi nel momento in cui fa i suoi bisogni fuori, senza punirlo quando non riesce a contenerli.
Questo articolo è stato pubblicato su Vanity Fair.
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